Alle ore 10.40 locali (9.40 italiane), un attentatore suicida si è fatto esplodere in piazza Taksim a due passi dalla Moschea Blu, luogo affollato di turisti, cuore pulsante della sponda europea di Istanbul.
L’esplosione è avvenuta presso il monumento a Kemal Ataturk, fondatore della Turchia moderna. Secondo le prime ricostruzioni, il kamikaze, prima di innescare l’esplosivo, si sarebbe avvicinato ad un veicolo della polizia nell’atto di chiedere informazioni. Alcuni testimoni, hanno dichiarato che non era solo, con lui ci sarebbe stato un altro uomo, non rintracciato, tuttavia si tratta di testimonianze che devono ancora essere vagliate dagli inquirenti.
Sono dieci le vittime accertate fino ad ora, molte di loro sarebbero turisti tedeschi, diverse decine i feriti. Secondo la Farnesina, nessun italiano risulterebbe coinvolto. Gli inquirenti stanno indagando sul tipo di esplosivo utilizzato e sui possibili autori. L’attentato non è ancora stato rivendicato e potrebbe essere di varia provenienza: la rete terroristica di al Qaida, i ribelli curdi, i Falchi per la libertà del Kurdistan ed ovviamente l’Isis. Secondo il The Guardian, l’attentatore sarebbe legato proprio all’Isis.
Il governo turco ha imposto il divieto sulla diffusione di notizie, soprattutto le immagini relative all’esplosione, da parte dei media turchi. Non è la prima volta che il governo turco impone censure di questo tipo.
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