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Musica anni 90: i tormentoni che non ci lasceranno mai

Ecco quali sono le hit degli anni ’90 che hanno lasciato un segno indelebile nelle nostre vite

La musica è la colonna sonora di tutti i nostri giorni e non c’è ricordo, amore o momento della nostra vita che non sia legata ad una canzone o un motivetto. Ormai vengono pubblicate numerose hit italiane e straniere ogni settimana, e non c’è abbastanza tempo affinché diventino i tormentoni, ma in passato alcune canzoni hanno segnato i nostri anni. Passiamo, qui, in rassegna quelli che sono stati i tormentoni anni 90, anno per anno, per un bel tuffo in un passato non troppo lontano.

1990

Il 1990 è stato l’anno dei mondiali che si sono svolti in Italia, quindi come non decretare il tormentone di quell’anno proprio l’inno? La canzone era “Un’estate italiana” eseguita dal duo di eccezione Gianna Nannini ed Edoardo Bennato. Ovviamente la ricordiamo più facilmente come “..Notti magiche, inseguendo un gol…”, in ogni caso impossibile non canticchiarla mentre si legge. Non si può non citare anche Madonna, col suo “Vogue”.

1991

Questo è stato l’anno, almeno in terra italiana, di “Quando”, di Pino Daniele, colonna sonora del film del grande Massimo Troisi “Pensavo fosse amore, invece era un calesse”. Di tutt’altro genere, ma emblematico per una generazione di adolescenti, è stato “Smells like teen spirit” singolo di maggior successo dei re del grunge, i Nirvana.

1992

Il nostro tormentone del 1992 è il singolo dance “Rhytm is a dancer” di Snap, poiché il fenomeno era troppo diffuso per non diventare un marchio di quegli anni. Ma dobbiamo fare una menzione speciale per un singolo tutto italiano, “Hanno ucciso l’uomo ragno”, che segnò il debutto degli 883, il duo formato da Max Pezzali e Mauro Repetto.

1993

Il 1993 è l’anno di “What is love” degli Haddaway, la colonna sonora del film “Piccolo grande amore”, che portò alla ribalta Raoul Bova come attore e idolo delle teenager. Dobbiamo, però, citare altre tre canzoni che di diritto salgono sul podio, pari merito al secondo posto: Shaggy con “Mr Boombastic”, che accompagnava lo spot di una famosa marca di jeans, “All that she wants” degli svedesi Ace of Base e “Relight my fire” dei Take That.

1994

Del 1994 dobbiamo ricordare “Always” dei Bon Jovi e “Crazy” degli Aerosmith, i cui video erano dei veri e propri cortometraggi. Uscì il singolo “Zombie” dei Cranberries, il cui testo, scritto dalla cantante Dolores O’Riordan, denunciava la violenza che imperversava nell’Irlanda del Nord. In Italia uscì “La solitudine”, il debutto della futura star della musica, Laura Pausini. Da segnalare anche i singoli dance dell’estate “The summer is magic” di Playahitty e “The rhythm of the night” di Corona.

1995

Il singolo emblema dell’anno è stato “Scatman (Ski Ba Bop Ba Dop Bob)” di Scatman John; nonostante il cantante non fosse giovane, non c’è stata discoteca al mondo in cui non sia passato il suo pezzo, ne’ dj che non l’abbia mixata. La canzone, il cui titolo sembra uno scioglilingua, è stata scritta proprio come un’esortazione ai balbuzienti a non vergognarsi del proprio difetto, proprio come quello che aveva il cantante. Menzione speciale anche per i Take That che lasciarono il loro segno, anche quell’anno, con “Back for good” e gli Oasis con “Wonderwall”, che li consacrarono come la band emblema del brit pop.

1996

Dopo i Take That,il mondo era pronto ad accogliere la nascita della girlband per eccellenza, le Spice Girls. Il loro singolo di esordio, “Wannabe”, ha segnato immancabilmente il 1994, e sicuramente un’epoca. Nello stesso anno venne pubblicato e diventò il tormentone in tutto il mondo la “Macarena”, dei Los del Rio, che accompagnava il famosissimo ballo, fatto di poche e semplici mosse da ricordare, che in molti hanno ripetuto, da sportivi a politici. E immagino che non ci sia persona, che dai 30 anni in su, non la sappia ballare.

1997

Per il 1997 possiamo considerare diversi tormentoni provenienti da Europa e America. Esplose il sex symbol latino Ricky Martin, con la sua “(Un, dos, tre) Maria”, che faceva sognare tutte le adolescenti e non solo. Fu pubblicato il singolo, con tanto di video memorabile, “Everybody(Backstreet’s back)”, primo estratto del secondo album della boyband statunitense Backstreet Boys, che li consacrò come idoli delle teenager.

Sbancò anche il singolo “Barbie Girl” degli svedesi Aqua per il loro sound allegro e il singolo che scimmiottava la vita della bambola più famosa di tutti i tempi.

Scoppiò la titanic-mania con tanto di colonna sonora all’altezza: “My heart will go on” di Celine Dion. Infine, altri due motivetti che abbiamo avuto per tanto tempo nella testa sono stati il brano dei Cornershop “Brimful of asha” e “Bitter sweet symphony” dei The Verve.

1998

Chi è che in quell’anno non ha cantato “Horny ’98” del Dj Mousse T? Dal sound divertente, fece scalpore soprattutto per l’irriverente testo. Un altro singolo che segnò l’anno fu “Baby one more time” che portò alla ribalta la giovanissima Britney Spears. Degni di nota furono anche “Frozen” di Madonna, “Together again” di Janet Jackson e “Nobody’s wife” della cantante, meteora nel mondo della musica, Anouk.

1999

“Mambo n°5” di Lou Bega è uno dei tanti tormentoni del 1999; ebbe un enorme successo che segnò l’inizio, ma anche la fine, della carriera del cantante tedesco, di origini italiane ed ugandesi.

Altri due furono i pezzi indimenticabili di quell’anno che segnarono l’esordio nel mondo della discografia italiana di due band: i Lunapop, guidati dal giovanissimo Cesare Cremonini, con “50 special” e i Jarabe de Palo, gli spagnoli che incantarono tutti, con la suadente “La flaca”.