Un vestito nuovo, l’aspirapolvere perfetta, un nuovo pc, un libro: tutti oggetti che, quando utilizzati ci danno un senso di spensieratezza, di leggerezza. Questi oggetti, come i nuovi acquisti, ci rendono felici. Non è un caso che, quando una ragazza venga lasciata, la migliore amica le proponga dello shopping terapeutico per tirarla su di morale. Va detto che non sono i soldi a comprare la felicità, ma tutti gli acquisti che entrano nella nostra vita, inevitabilmente ci rallegrano: indirettamente compriamo la felicità.
Due psicologi canadesi hanno spiegato, come riportato nella rivista Social Psychological and Personality Science, che gli oggetti durano e i momenti passano. Un mobile rimarrà nella nostra stanza per un po’ di tempo e, vederlo posizionato dove lo avevamo immaginato, ci donerà un senso di allegria. Aaron C. Weidman e Elizabeth W. Dunn, i due ricercatori della University of British Columbia, hanno svolto uno studio incentrato sul ricevere i regali. Si sa, soprattutto sotto Natale, certi doni sono più desiderati di altri e, alla fine di questo esperimento, è risultato che l’oggetto vince sull’esperienza.
Un paio di scarpe o una televisione nuova trasmettono una felicità continua a chi le ha ricevute, mentre un massaggio, un concerto o una cena, hanno un impatto di minore rilevanza sulla felicità dei riceventi. Weidman infatti spiega, parlando dell’entusiasmo che può regalare un’entrata in una spa: alla fine quell’entusiasmo finisce, mentre un nuovo divano acquistato può continuare ad accoglierti e a scaldarti ogni giorno.
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