Molte leggendo il titolo, avranno sicuramente pensato: “Certo, se vivessimo in vacanza, alla Irene Grandi, non dovremmo preparare il pranzo dopo cena e non dovremmo stirare in pausa pranzo, saremmo meno nervose di iene! Sicuramente, si!”
In realta, un gruppo di studiosi guidati da Dana Unger, ricercatrice del Politecnico federale di Zurigo, si è impegnato per dimostrare che la carriera non divide, anzi, permette di sfruttare in modo più intenso il poco tempo di coppia che la vita concede. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista di scienze sociali Human Nature. Esso è stato condotto su 285 coppie per sei mesi. Entrambi i partner, delle coppie in questione, sono in carriera, lavorano per almeno 44 ore settimanali ed hanno un’età non superiore ai 39 anni. Al termine dei sei mesi, è stato chiesto loro, di sottoporsi alla compilazione di un questionario. I dati emersi, hanno dimostrato che, avendo meno tempo a disposizione, una coppia tende a sfruttarlo in modo più intenso, produttivo e stimolante e, soprattutto, lo apprezza di più e ne trae più soddisfazione. Infatti, come dichiara uno dei ricercatori coinvolti:
Gli studi precedenti sembrano suggerire che i partner debbano decidere se preferirebbero rischiare la carriera o la vita di coppia. I nostri risultati mettono invece in discussione l’ipotesi del senso comune su un’associazione negativa tra ore trascorse al lavoro e soddisfazione nella relazione!
D’altronde, a chi non è mai capitato, durante questo periodo di condivisione di ferie, di guardare il proprio compagno e dirgli, con aria per nulla romantica: “Ma, insomma, quando torni al lavoro tu?”.
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