E mentre i telegiornali nazionali ci raccontano la storia di una ragazzina di 12 anni di Pordenone, che sceglie di buttarsi dal secondo piano della sua abitazione a causa del bullismo subito a scuola, ecco la storia di Diego, bambino spagnolo di 11 anni che ha deciso di togliersi la vita.
Prima di compiere il gesto estremo ha scritto una lettera ai suoi genitori, ringraziandoli con tutto il cuore e dicendo loro che non dimenticherà mai gli anni trascorsi insieme e che non poteva più sopportare l’idea di andare a scuola. Subito dopo, il bimbo, ha scavalcato il davanzale di casa, al quinto piano di una palazzina e si è lanciato nel vuoto. La mamma di Diego ha raccontato a El Mundo i terribili momenti in cui ha compreso che suo figlio non sarebbe più stato accanto a loro:
Mi ero appena alzata dal letto e non ho sentito rumori nella stanza. Ho visto le sue pantofole sul pavimento, così ho pensato che si fosse alzato perché doveva ripassare la lezione. Ma c’era troppo silenzio, così sono entrata in camera sua, lui non c’era. Ho girato tutta la casa in preda all’agitazione, poi, in cucina ho visto la finestra aperta, così mi sono affacciata.
La vicenda risale allo scorso ottobre, la polizia sta procedendo all’archiviazione del caso, perché non sussisterebbero prove che sia un gesto connesso ad episodi di bullismo scolastico, ma il padre del bambino non è d’accordo. “In questa scuola accadono cose strane, si deve indagare!”, ha affermato.
Sembrerebbe, infatti, che nel 2010 un’altra studentessa di questa scuola avesse tentato il suicidio attraverso l’assunzione di farmaci. Prima di andarsene, Diego, nella lettera, oltre ad aver fatto riferimento al suo malessere scolastico, ha chiesto ai genitori di occuparsi di Lucho, il suo giocattolo preferito.
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