Quante volte abbiamo pensato che il nostro capo non capisce niente? Lo pensiamo tutti i giorni e alle macchinette del caffè ci domandiamo, insieme alle nostre colleghe, come sia possibile che una persona così incompetente sia stata messa a dirigere la baracca.
L’incompetenza è solo dovuta alle raccomandazioni?
In Italia il fenomeno delle raccomandazioni è diffuso e tutti sappiamo benissimo come spesso le carriere vengano “influenzate” da fattori come amicizie o parentele. Quando ci troviamo davanti un incompetente diamo subito la colpa alle raccomandazioni, niente di più vero, ma non sono il solo fattore che porta le persone sbagliate al comando.
Anche nelle aziende che puntano alla meritocrazia vengono spesso promosse le persone sbagliate. In un’azienda meritocratica si promuove il miglior lavoratore e il più bravo a lavorare, ma non è detto sia anche un ottimo capo. Una brava estetista è per forza anche un’ottima direttrice di un centro estetico?
Premiando il miglior collaboratore, ci si trova spesso ad avere un pessimo capo e a perdere un ottimo lavoratore. Naturalmente il lavoratore premiato si renderà conto di non essere all’altezza e rovinerà la vita ai suoi sottoposti.
Raccomandazioni, scelte sbagliate e molto altro…
Alla fine i capi raccomandati sono quelli che hanno la più alta probabilità di avere anche successo, infatti, non per forza di cose un raccomandato non può essere anche intelligente.
Un’altra scelta sbagliata è quella di mettere il potere aziendale nelle mani dei propri figli o dei propri nipoti, senza assicurarsi che siano veramente in grado di gestire l’impresa. Se mio nonno è stato un grande imprenditore io potrei anche non avere ereditato le sue doti e se non delegassi ad altri il compito di dirigere il tutto, potrei rischiare di far fallire l’attività ereditata.
La soluzione a tutto questo?
Purtroppo non c’è soluzione ai capi incompetenti, si potrebbe solo sperare nelle dimissioni di massa di tutti. Fino a quando non risolveremo questo problema che rovina la vita a milioni di persone, ci toccherà sopportare.
2 risposte