Dire che Google cambia il logo può dar luogo a malintesi. Perché? perché in realtà quella che è una delle società più potenti del mondo, è abituata a cambiare proprio logo con una certa frequenza, ma solo temporaneamente. Lo fa in occasione di eventi particolarmente importanti, con i cosiddetti Doodles, ovvero loghi commemorativi. Il Doodle attuale, però, non lascia scanso ad equivoci, l’evento rievocato è la realizzazione di un nuovo logo.
E la conferma giunge anche con una dichiarazione dai piani alti di Mountain View:
C’era una volta Google, destinazione che hai raggiunto da un dispositivo: un PC desktop. In questi giorni, le persone interagiscono con i prodotti Google da molti differenti piattaforme, applicazioni e dispositivi a volte tutto in un solo giorno. Ci si aspetta che Google vi aiuti quando e dove ne avete bisogno, se è sul tuo cellulare, TV, orologio, il cruscotto in auto, e sì, anche sul desktop!
Oggi stiamo introducendo un nuovo logo e una identity family che rispecchia questa realtà e mostra quanto la magia di Google stia lavorando per voi, anche sugli schermi più piccoli. Come vedrete, abbiamo preso il logo e il branding di Google, che erano originariamente costruiti per una pagina del browser singolo desktop, e li abbiamo aggiornati per un mondo di senza soluzione di continuità di elaborazione attraverso un numero infinito di dispositivi e diversi tipi di input (ad esempio fare tap, digitare e parlare).
Essa non si limita a dirvi che si sta utilizzando Google, ma mostra anche come Google stia lavorando per voi. Ad esempio, i nuovi elementi, come un microfono colorato dei colori di Google, consentono di identificare e interagire con Google se si sta parlando, toccando o digitando. Nel frattempo, stiamo dicendo addio alla piccola icona blu “g” che sarà sostituita con una “G” in quattro colori, che corrisponde al logo.
Tutto ha un senso, ora che la società ha subito una restrutturazione, con il lancio di Alphabet, a cui capo farà anche Google, è previsto il rinnovo della grafica di tutti i prodotti, compresa quella del motore di ricerca, che poi è appunto il capostipite.
Il video racconta l’evoluzione della grafica di Google.
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