Può esprimere il carattere di una persona, la sua fede religiosa o politica; può ricordare un amico che non c’è più, essere dedicato a figli, genitori, amori del passato o del presente oppure semplicemente raffigurare qualcosa che piace. Stiamo parlando del tatuaggio, una tra le pratiche più discusse degli ultimi decenni e che, poco a poco, sta entrando a far parte della nostra cultura contemporanea. Tutte, se ci pensiamo, conosciamo qualcuno che ha un tattoo ma, allo stesso tempo, abbiamo anche un amico che non si tatuerebbe mai. Come fare per indurre qualcuno a provare questa esperienza? Ecco cinque modi infallibili (o quasi) per convincere una persona a tatuarsi.
Portala a una Tattoo Convention
Periodicamente vengono organizzate, in molte città italiane, vere e proprie “fiere” dei tatuaggi dove amanti del genere e professionisti del settore si incontrano per condividere la loro passione, scoprire nuove tecniche e mettere in mostra i loro tattoo. Tra stand e dimostrazioni, si possono ammirare vere e proprie opere d’arte impresse sulla pelle dalla mano abile degli artisti presenti, spesso rinomati anche a livello internazionale. Quale posto migliore per stimolare la voglia di tatuarsi? Forse il nostro amico non lo farà subito, ma probabilmente lo prenderà in considerazione.
Presentale un tattoo addicted
Se ad odiare i tatuaggi è un’amica single, il modo migliore per convincerla a farsi un bel tattoo è organizzarle un’appuntamento con un ragazzo tattoo addicted. Se poi il tipo in questione somiglia a Josh Mario John – il modello canadese diventato famoso come “il vichingo tatuato” – l’incontro avrà sicuramente l’effetto voluto e lei si appassionerà a quest’arte.
Il tatuaggio in tandem
Se la single citata sopra è anche la nostra migliore amica, perché non proporle un bel tatuaggio da fare insieme? In fondo, se stiamo cercando di convincere qualcuno a farlo, vuol dire che a noi piace; non avremo quindi problemi a celebrare una bella amicizia con un nuovo disegno indelebile sulla nostra pelle.
Regalale un libro sui tatuaggi
A volte, la repulsione per qualcosa deriva dal timore di provarla. Per sconfiggere le paure è necessario conoscere il “nemico” e un modo per avvicinarci alla cultura del tatuaggio è leggere un buon libro che ci guidi alla scoperta di questo mondo fatto di arte e storia; Il fuoco sulla pelle. L’arte del tatuaggio tradizionale giapponese, di Anna L. Carella, è un ottimo punto di partenza.
Mai più vergogna per quella brutta cicatrice
Se un’amica (o un amico) ha da tempo una brutta cicatrice, ricordo di un incidente o di un’operazione chirurgica, può finalmente smettere di nasconderla e farla diventare motivo di vanto. È possibile, infatti, coprire le cicatrici guarite da tempo con un bel tattoo senza pericoli per la salute; proprio come fa Flavia Carvalho, tatuatrice di Curitiba in Brasile, che regala tatuaggi alle donne vittime di violenza.
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