Passiamo metà della nostra vita ad evitare le cose che potrebbero farci del male: cerchiamo di smettere di fumare, di fare movimento, evitiamo di mangiare troppo, di respirare smog, di correre troppo in auto e ci prodighiamo nel seguire tutta una serie di consigli salutari. La prima cosa che modifichiamo, in genere, è l’alimentazione e ci sentiamo anche molto soddisfatte quando riusciamo a portare in tavola frutta, verdura e quegli alimenti che tutti dicono così salutari. Ma non tutto è semplice come sembra e, proprio nel tuo piatto, tra foglie di lattuga e toufu, potrebbe nascondersi qualcosa di dannoso; ecco sei alimenti che tutti pensiamo essere salutari, ma che lo sono, in verità , solo a piccole dosi.
Il latte
Sappiamo che i neonati si cibano esclusivamente di latte, quindi pensiamo che debba essere per forza un alimento sicuro e sano; sappiamo anche che contiene calcio, quindi fa bene alle ossa e che un bicchiere di latte è uno spuntino completo e equilibrato, come ci dicono tutte le pubblicità dei prodotti che lo contengono. Sbagliato, il latte non ci fa bene, non dopo aver superato l’infanzia e ci sono ora i primi dati che lo dimostrano. Innanzitutto è un dato di fatto che tutte le specie animali, tranne l’uomo, interrompono con l’età adulta l’assunzione di latte, quindi il nostro comportamento è quantomeno bizzarro.
In secondo luogo, da uno studio svedese è emerso che, contrariamente alle aspettative, bere latte per tutta l’età adulta non solo non fortifica le ossa, ma le rende più deboli: analizzando i dati forniti da circa 100.000 persone è infatti risultato che l’alto consumo di questa sostanza corrisponde ad un aumento di fratture e ad un accorciamento delle aspettative di vita. Non è il caso di correre a buttare il late che conservi in frigorifero, perché questi dati, raccolti in verità ad altro scopo, richiedono altre conferme e approfondimenti, ma certo, quel bicchierone di liquido bianco ora sembra molto meno attraente.
Frutta disidratata
È frutta, è buona, ma non è esattamente quel che si dice un prodotto salutare; la frutta disidratata che si trova comunemente nei nostri supermercati è ricca di zuccheri e solfiti. Questi ultimi sono sospettati di essere tra i responsabili dell’insorgenza di patologie respiratorie e neurologiche croniche. Se scegli il biologico, puoi tirare il fiato, ma solo in parte, perché anche in quel caso è comune l’uso di massicce dosi di agenti dolcificanti.
Fagioli
I fagioli, fondamentali come gli altri legumi in una dieta equilibrata e quasi indispensabili nel piatto di un vegetariano, nascondono uno spiacevole segreto: con livelli diversi per le varie specie, contengono elevati livelli di una tossina, la fitoemoagglutina. Per fortuna, è sufficiente cuocerli per dieci minuti in acqua bollente per annientarla, ma non è una pratica cui siamo esattamente ligie e, spesso, utilizziamo metodi di cottura alternativi, come la vaporiera, che non raggiungono le temperature sufficienti ad eliminare il rischio.
Che si tratti di un rischio elevato lo dicono i dati scientifici, secondo i quali basterebbero cinque fagioli non cotti a dovere per provocare malesseri che vanno dal mal di pancia alla nausea. Se tutto questo non bastasse, i fagioli sono anche ricchi di quelli che i nutrizionisti chiamano anti-nutrienti, come le saponine e i polifenoli, che impediscono all’organismo di assimilare correttamente alcuni componenti; anche in questo caso, per abbattere i rischi basta una cottura corretta.
Spinaci e prezzemolo
Anche l’apparentemente innocuo prezzemolo e il suo compare tanto amato da Braccio di Ferro, lo spinacio, possono farti del male: se assunti in quantità eccessiva causano l’accumulo di ossalati, di cui sono ricchi, a livello dei reni, con la conseguente formazione di dolorosissimi calcoli. Non puoi stare più tranquilla con fragole, rabarbaro, barbabietole e i già citati fagioli.
Salsa di soia
Sicuramente aggiunge gusto alle pietanze ed è ottima come condimento anche per preparazioni tipicamente occidentali, ma è bene sapere che la salsa di soia altro non è che un concentrato di sale: ne contiene circa 170 grammi per bottiglietta e addirittura 20 in una dose pari ad un cucchiaio da tavola.
Se il rischio per noi può essere comunque limitato (chi mai consumerebbe quantitativi letali di un simile prodotto), non è così per i bambini, ai quali è sufficiente l’ingestione di un grammo di sale per ogni kg di peso corporeo per rischiare addirittura la vita.
Prodotti made in china
Infine, una particolare attenzione è necessaria ogni volta che acquistiamo prodotti alimentari cinesi, magari spinte dal fascino della medicina naturale asiatica. Il problema degli alimenti made in china non è tanto, almeno ai fini del nostro discorso, quello della contraffazione e del mancato rispetto delle normative europee, ma è la presenza di quantità davvero molto elevate di metalli pesanti, spesso presenti a causa dell’inquinamento atmosferico, che in Cina sembra sia addirittura responsabile del 17% dei decessi.
Lascia un commento