Il bullismo è un tema che, negli ultimi tempi, è davvero delicato. Quante sono le storie di ragazze e ragazzi che subiscono del bullismo dai loro coetanei perchè magari hanno qualche difetto fisico? “Cicciona”, “brutta”, “sfigata” sono solo tre dei mille insulti che una ragazza vittima di bullismo si sente dire costantemente, ogni singolo giorno.
Con l’avvento dei social network, e del web in generale, come tutte le cose, anche il bullismo si spossa a livello virtuale, e nasce il cyber bullismo, dove tanti, ancora troppi, ragazzini, subiscono le cattiverie dei più grandi, e più grandi si fa per dire. Quello che bisogna fare è lottare, combattere contro il bullismo, e la resistenza deve partire dai soggetti, dalle vittime che devono imparare ad accettarsi e amarsi, perché quei difetti per cui vengono tanto presi in giro, in realtà sono tratti distintivi che rendono unica la persona. Lo insegna Lexxie Hartford, una ragazza inglese si Staffordshire, una bellissima ragazza che ha una grande voglia rossa sul viso, ma che, a differenza di molti, ama questo suo “difetto” della pelle e non ha paura di mostrarlo al mondo.
La storia, raccontata da Teen Vogue, inizia quando Lexxie decide di scattarsi tre selfie e pubblicarli sul sito di hosting di immagini Imgur. In pochissimo tempo le foto attirarono una grande attenzione, scatenando commenti di ammirazione per il coraggio, di commiserazione e anche, purtroppo, di disprezzo. La ragazza, che ammette di adorare la sua voglia, decide quindi di creare una nuova raccolta di immagini chiamata My Birthmark + Heterocrhomia (explaines), che nel giro di pochissimo tempo ha avuto più di 100.000 visite.
Lexxie racconta con amarezza i commenti delle persone a quelle foto: alcuni scambiavano la sua voglia per una contusione, altre le chiedevano perchè non coprisse la sua “macchia” con del make up. Inoltre, la ragazza confida a ABC News la triste vicenda riguardo alla proposta di partecipare a due reality, “The Undatables” e “Too Ugly For Love?” (troppo brutta per amare?). Da qui nasce la sua idea di aprire una linea di comunicazione per far sì che ognuno accetti i propri difetti, fisici e non, visibili e non. Può, dunque, un selfie portare alla consapevolezza e alla sensibilizzazione di un tema così delicato? Decisamente sì! La ragazza afferma che non capisce perchè la gente che ha un problema come il suo corre ai rimedi, cercando di coprire con make up, o addirittura attraverso interventi chirurgici, la “macchia”, quando lei, invece, adora la sua voglia proprio perché fa parte di lei e della sua essenza.
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