I social network sono lo specchio della nostra vita: sui nostri profili raccogliamo pensieri, immagini, video significativi e diamo spesso indicazioni su cosa ci piace, su quello che facciamo ogni giorno.
La maggior parte di noi, è un dato di fatto, usa i social, ed in particolare Facebook, come fossero un diario personale. Non stupisce quindi che, quando siamo felicemente “accoppiate”, proviamo l’impulso di farlo sapere a tutti e corriamo a modificare il nostro status sentimentale indicando, quando possibile, anche il nome del partner. Quante di noi hanno discusso col proprio compagno perché non intendeva fare lo stesso e si sono chieste se dietro questa ritrosia ci fosse un motivo? La verità è che di ottime ragioni per non compilare il campo relativo alle relazioni ce ne sono almeno cinque, ecco quali.
Chi decide che la vostra è una relazione?
Annoso, gigantesco e fastidiosissimo problema: quando si può dire di essere parte di una coppia? Nessuno ha mai stabilito il tempo minimo di gestazione di un nuovo amore; per qualcuno servono mesi, per altri basta una settimana e c’è anche chi si sente praticamente accasato dopo un paio di messaggi affettuosi. A meno che non stiate insieme da tempo, decidere di rendere ufficiale il rapporto è un passo da valutare con attenzione, quantomeno per evitare la delusione di una fuga del partner che si sente braccato.
Fidanzati o in una relazione aperta
Altro ostacolo non di poco conto: ammesso e non concesso che la vostra sia una relazione, è probabile che non siate in grado di classificarla. Anche se vi sentite a un passo dall’altare, in assenza di specifiche esternazioni del vostro compagno è meglio non esagerare ed evitare di dichiarare al mondo che siete fidanzati; cosa accadrebbe se lui decidesse di definirsi in una relazione aperta? Meglio soprassedere o, se proprio, limitarsi ad un generico “impegnata con”.
Le reazioni degli altri
Quando una nuova coppia si forma, il popolo del web accorre per congratularsi: una pioggia di like, di cuoricini e di commenti entusiasti accompagnerà ogni passaggio da single a fidanzata o sposata. Sarebbe una cosa davvero carina, se non fosse che lo stesso capita anche quando il rapporto si rompe e siete costrette a cambiare il vostro status. Arriveranno in massa come gli avvoltoi: quelli che lacrimano mediante strazianti emoticon, quelli che chiedono cosa è successo e, infine, i peggiori, ovvero quelli che l’indomani, per strada o in ufficio, vi riconosceranno e vi guarderanno con aria compassionevole. L’unica via per la salvezza è la riservatezza e un profilo blindato, almeno per quanto concerne le informazioni più personali.
Le relazioni degli ex
Se la fine di un rapporto vissuta nella pubblica (e virtuale) piazza è qualcosa di spiacevole, addirittura peggiore può essere l’esperienza di chi si trova a dover assistere alle prodezze sentimentali di un ex che, immediatamente dopo la rottura, dichiara di essere impegnato in una nuova relazione e dimostra a tutti di avervi dimenticate in un secondo. Gli apprezzamenti e i commenti degli amici comuni sono tanti piccoli spilli che trafiggono l’ego.
Single, ma non in vendita
Anche per le donne che al momento ballano da sole, definirsi ufficialmente single non è una buona idea per molteplici motivi, primo fra tutti il rispetto della privacy e la necessità di mettersi al riparo dall’attacco del gran numero di uomini che accedono ai social come ad un terreno di caccia. In tal senso è preferibile indicare una relazione duratura, seppur fittizia, senza specificare il nome del partner. Attenzione però alle conseguenze: questo potrebbe allontanare quel ragazzo tanto carino che avete incontrato un paio di sere fa e che vi ha chiesto l’amicizia per potervi rintracciare e chiedervi un appuntamento. In alternativa, potete puntare sul mistero e non rendere visibile il vostro status, preparandovi però a ricevere qualche messaggio non gradito.
Lascia un commento