La scelta di un corso di laurea rispecchia la personalità di ciascuno di noi. Essa, infatti, è legata alle nostre esperienze, ai nostri interessi, alle nostre passioni ed ai nostri sogni.
Pensiamoci bene, sin da bambini, spesso e volentieri, esultiamo con la frase: “da grande io voglio fare…” e quel piccolo desiderio infantile, in realtà, già cela molte informazioni su di noi. Le persone più sognatrici vogliono diventare principesse ed astronauti, i pratici veterinari e dottori. Tuttavia, i progetti a volte cambiano, altre volte, invece, no. Ma quali sono le caratteristiche della personalità di un ragazzo che emergono dal percorso di laurea intrapreso? E con quali abbiamo più possibilità di avere un maggior feeling?
Letterati e Filosofi
Spesso e volentieri, circolano voci, sulla noia profonda che generano i letterati. Nella maggior parte dei casi, donne, sono vere. I letterati sono assolutamente privi del dono della sintesi. Mossi dal desiderio intrinseco di spiegare un fatto, in virtù del “La Storia è maestra di vita”, si spingono alla ricerca di collegamenti storico-critici tra presente e passato, giustificano i comportamenti umani, disturbando Darwin e simili, riflettono sul nome dato alle vie cittadine e se, disgraziatamente, abitate in via XX settembre, vi racconteranno quanto quel 20 settembre, fu importante per l’Unificazione d’Italia. Amano essere ascoltati e sono adulatori. Hanno l’eloquenza, il saper ben parlare, che cosa se ne fanno della tartaruga? Però, in loro difesa, bisogna dire che nella maggior parte dei casi sono sensibili e romantici, amano scrivere e, se adorate ricevere messaggi o, perché no, lettere che vadano dritte al cuore, vi sapranno sorprendere e commuovere. Le città d’arte sono il loro asso nella manica: fatevi portare a Parigi, davanti a Notre-Dame ed ascoltateli, mentre, sulle note di un musicista di strada, vi raccontano la vita di Victor Hugo.
Ingegneri e Matematici
Sono un altro mondo, rispetto ai precedenti. Uomini di ragione, meno irrazionali ed istintivi, più consapevoli dei loro limiti, dei vostri limiti e di quelli della vostra relazione. Sono organizzati e anche metodici. La puntualità è il loro forte e la pretendono da voi. Insomma, di certo non amano l’improvvisazione, anzi, essa li destabilizza e confonde. Calcolano la strada che vi divide, la strada che divide voi da un’ipotetica meta, il tempo impiegato per raggiungere un obiettivo e la velocità di percorrenza più consigliabile. Se l’avere sotto controllo qualsiasi cosa vi irrita, evitateli! Hanno un nemico: le incognite.
Medici
Meritano un capitolo a parte per il fascino che la loro divisa da sempre genera verso il mondo femminile. Sono a metà strada tra la sensibilità dei primi e la razionalità dei secondi, con una punta in più di sicurezza, dovuta proprio alla consapevolezza che il camice batte volumi antichi e matite 2H. Sono meticolosi, ordinati, ligi alle responsabilità, ma anche un po’ farfalloni. Sono fieri del compito che li attende: salvare vite. Spesso, però, cadono nell’egocentrismo.
Futuri manager
La razionalità degli ingegneri la si ritrova negli studiosi di discipline economiche. Anche loro sono abbastanza metodici, ma hanno lo spirito critico dei letterati verso il presente ed un po’ dell’egocentrismo dei futuri medici. Insomma, sentono che il mondo è totalmente nelle loro mani. Attenzione, sono strategici: l’elaborazione di strategie è infatti il loro forte. Un altro aspetto che, oltre a vantaggi, potrebbe portare a svantaggi, è l’interpretazione della realtà sulla base della legge che, effettivamente, sempre più la domina quella del mercato. Ci mettono un attimo a capire se le entrate, a livello di emozioni, eguagliano quantomeno le uscite, ma, ovviamente, dal semplice pareggio di bilancio potrebbero non sentirsi troppo soddisfatti e motivati.
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