La tecnologia è croce e delizia della generazione attuale. Essa ha invaso ogni campo della nostra vita. Le applicazioni ci aiutano a tenerci in forma, ci assistono nella spesa settimanale, ci permettono di improvvisarci novelli fotografi e, principalmente, sono protagoniste della nostra vita sociale. Addirittura, cellulari e computer, sono stati recentemente additati di essere una vera e propria droga, che inchioda, davanti ad uno schermo, milioni e milioni di persone.
La tecnologia incide molto anche nella vita di coppia, infatti, sempre più spesso, il primo incontro avviene online e l’impegno del corteggiatore si misura a suon di “mi piace”. Se la scintilla scocca in modo non virtuale, invece, la serietà dell’interessamento e la sua sincerità, si valuta, dalla richiesta o meno dell’amicizia in Facebook. Il secondo passo è sbirciare il profilo dell’altro, analizzare minuziosamente le foto pubblicate, i link condivisi, il suo livello di notorietà sociale. Non sguardo, non stretta di mano, non profumo, bensì, un click, sarà la fonte della famosa “prima impressione”. Per la prima uscita, se si è distanti, ci si rivolgerà ad un programma per il fatidico calcolo della metà strada e con TripAdvisor, si selezionerà un grazioso posto romantico, che altre novelle coppie, avranno valutato come tale, in precedenza. Una volta stabilito l’interesse reciproco, inizia il momento più delicato. C’è sintonia, interesse, attrazione, ma manca la fiducia. Il controllo attento delle connessioni e delle visualizzazioni su WhatsApp, è la preferita attività di noi donne: occhiali calati sul naso, orologio al polso e siamo pronte.
I primi litigi, ed anche i successivi, spesso saranno proprio legati a questo. La dedizione nel rapporto si misura a minuti che intercorrono tra l’invio del messaggio, la sua visualizzazione e la risposta dell’altro. Ed ecco giunto il momento tanto atteso: la pubblicazione della prima foto insieme, seguita dal cambiamento di stato sentimentale. Solo a quel punto, si è ufficialmente una coppia. Se ti ha presentato ai suoi, ma non ai suoi amici di Facebook, l’incertezza infatti rimane.
Da questo momento in poi, ci si sente autorizzate al controllo. Molte discussioni saranno legate ad un like dato ad una ragazza che vive in Uganda o ad un ragazzo che tu hai conosciuto nella tua prima vacanza con i boy scout e che, ovviamente, non hai più rivisto. Altra fonte di discussione potrà essere il divieto di servirsi del cellulare dell’altro o la pubblicazione di una fotografia un pochino ammiccante, gli auguri di compleanno dell’ex fidanzato/fidanzata, oppure un like ricevuto dallo stesso. Ci si fidanza quando si pubblica la foto dell’anello e quando si aggiunge il momento tra gli avvenimenti importanti, cambiando nuovamente lo stato sentimentale. Il giorno dopo il matrimonio, si modifica l’immagine di profilo e si ricevono felicitazioni ed auguri.
Il sito Divorce online, attraverso un’indagine ha dimostrato che il 33% dei divorzi avvenuti nel 2011 è imputabile all’uso di un social network. Una ricerca della Oxford University, rivela che una delle principali cause della crisi di coppia, è l’uso di chat, come strumento di comunicazione. L’80% dei tradimenti, hanno come luogo di attuazione, proprio Facebook. Come non rimpiangere i tempi delle lettere e dei biglietti d’amore, privi di spunte blu?
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