Al di là del semplice e ben noto ritardo del ciclo mestruale, il corpo femminile lancia una serie di precisi segnali per indicare l’avvenuto concepimento. Purtroppo, la maggio parte di essi può essere facilmente confuso con i malesseri caratteristici del periodo del ciclo e capire se è in arrivo un bambino non è sempre facile, anche perché ogni caso è particolare e quelli che per alcune sono segni inequivocabili del concepimento già nelle prime settimane, per altre sono malesseri che compariranno solo più avanti. Il caso tipico è quello della nausea, che colpisce alcune donne fin dall’inizio e che in altre non compare per tutti i nove mesi della gestazione, ma anche l’assenza delle mestruazioni, nonostante la comune convinzione, non è sempre indicativa.
Il ritardo del ciclo
L’amenorrea, ovvero l’assenza del ciclo mestruale, è da sempre ritenuta il principale tra i sintomi della gravidanza, ma ciò è vero solo se il ciclo è sempre stato regolare e il rapporto sessuale responsabile del concepimento è avvenuto nel periodo fertile. La presenza del ciclo, viceversa, non esclude affatto lo stato interessante, perché possono manifestarsi delle perdite ematiche molto simili alle mestruazioni anche a causa dell’impianto dell’embrione ed è un’evenienza che colpisce almeno il 7% delle donne in stato interessante. A differenza del vero e proprio ciclo però, non assumeranno la regolarità mensile tipica del ciclo e non si presenteranno per più mesi consecutivamente. A complicare la situazione, vi è il fatto che perdite simili possono essere causate anche da un uso scorretto della pillola anticoncezionale (si verificano, ad esempio, quando l’assunzione non viene interrotta tra un mese e l’altro).
Il seno gonfio
La tensione mammaria è un altro sintomo che gravidanza e ciclo hanno in comune e consiste in un turgore visibile del seno, spesso accompagnato da una sorta di dolore o fastidio. Quando segue al concepimento, è accompagnato da un cambiamento abbastanza evidente dei capezzoli che, oltre ad essere più turgidi e tesi, potranno essere molto sensibili a causa dell’innalzarsi del livello di progesterone. Non di rado si noterà anche la secrezione di un liquido, ad opera di piccole ghiandole, prima non evidenti, che preparano il corpo al futuro allattamento.
Spossatezza e malessere
A volte la gravidanza appare molto simile ad una banale influenza e si manifesta con uno stato di inedia molto pronunciato ed un malessere generale che può colpire anche lo stomaco, rendendolo teso e gonfio. La nausea, più o meno forte nei primi mesi, è spesso accompagnata da un’ipersensibilità agli odori, anche a quelli ritenuti gradevoli fino a quel momento. Il cambiamento ormonale in atto può causare tutta una serie di piccoli fastidi, dal mal di testa alla stitichezza, passando per il mal di stomaco e la difficoltà di digestione, spesso erroneamente attribuiti ad un errore a tavola. Infine capita che si senta il bisogno di urinare con maggior frequenza rispetto al passato, anche se nella maggior parte dei casi questo è un sintomo che compare solo in uno stadio avanzato della gravidanza, quando il feto inizia a pesare sulla vescica.
Che confusione!Sono incinta o no?
Districarsi tra sintomi veri e falsi allarmi non è semplice, specie per chi non può vantare ritmi biologici regolari o è immersa in una vita particolarmente frenetica e stressante, tale da impedire di cogliere i piccoli segnali che comunque il corpo lancia. In genere è l’istinto a guidare fino alla scoperta della gravidanza e, non a caso, molte neomamme raccontano di come “sapessero” intimamente di essere incinta, quasi percependolo a livello inconscio. Per le meno percettive, va detto che ognuno dei sintomi visti, preso singolarmente, non ha una gran rilevanza, ma ogni cambiamento inatteso del corpo va tenuto d’occhio, specie se conseguente ad un rapporto non protetto. Nel dubbio è sempre preferibile effettuare un test di gravidanza casalingo, così da scoprire il prima possibile l’eventuale gravidanza e prendere i primi provvedimenti del caso.
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