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L’ansia fa bene: una ricerca ne dimostra i benefici

Le persone ansiose sono più vigili, abili nel riconoscere il pericolo e strategicamente più forti nel correre ai ripari. Lo dimostra una ricerca scientifica

Una ricerca pubblicata sulla rivista eLife rivela che l’ansia può non essere solo nostra acerrima nemica, ma anche nostra grande complice nell’affrontare situazioni di pericolo.

L’ansia sarebbe una sorta di sesto senso, essa infatti ci renderebbe più vigili e quindi attenti ad individuare ed evitare situazioni di che ci potrebbero esporre a rischi. Addirittura, se sfruttata al meglio, potrebbe salvarci la vita. La ricerca è stata condotta dal French Institute of Health and Medical Research, dove gli studiosi hanno mostrato a 24 volontari dei volti di persone arrabbiate e altri di persone tranquille. L’area del cervello collegata all’azione si è attivata più velocemente negli ansiosi che nelle persone più rilassate. Il tempo impiegato? Solo 200 millisecondi. I partecipanti più ansiosi si sono rivelati molto più bravi nel riconoscere i volti “pericolosi” e nell’elaborare ipotetiche strategie per correre ai ripari. Marwa El Zein, autrice dello studio, ha affermato che ciò è legato all’istinto di sopravvivenza e potrebbe essere un lascito della storia dell’evoluzione umana: abbiamo passato molto tempo accanto a predatori che potevano attaccare, mordere o pungere. La reazione rapida, da parte di chi aveva già provato quella paura, ci ha aiutato, nel corso dell’evoluzione, ad evitare quel pericolo, ha affermato la ricercatrice.

Molte sono state le ricerche condotte sulle persone ansiose, oltre ad essere più intelligenti e sensibili, sarebbero dunque anche più vigili e strategicamente più forti nel correre ai ripari. Che forse l’aumento dell’ansia, fenomeno incontestabile del nostro tempo, sia una strategia evolutiva che garantisca alla specie umana lunga vita?