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Le parole giuste per farti ascoltare

Se nessuno ti ascolta, prova a seguire i nostri consigli e pronuncia le parole giuste

Non riesci mai ad ottenere ciò che chiedi, che si tratti di un aumento al lavoro, di un aiuto nelle faccende domestiche dal tuo disordinatissimo compagno o di un po’ di attenzione da parte dei bambini che aiuti con i compiti; ogni volta, le tue parole cadono inascoltate, esattamente come se non le avessi nemmeno pronunciate. Forse si tratta di un difetto di comunicazione e usi frasi o parole che, invece di dare forza a ciò che dici, lo minimizzano rendendo inefficace il tuo tentativo. Ecco allora cosa devi dire per risultare convincente, anche di fronte all’ascoltatore più testardo.

Quello che gli altri dicono

La prima frase che impareresti a dire frequentando un corso di comunicazione, è quella che ti suggerisce innanzitutto come dimostrare ai tuoi interlocutori che la tua non è un’imposizione, ma che hai ascoltato ciò che ti hanno detto e che quello che stai chiedendo parte anche dalle loro affermazioni. Quando riprendi un discorso aperto da altri inizia quindi con il far presente che tutto ciò che è uscito dalla loro bocca ti ha interessata. Non servono grandi discorsi, ti basta iniziare la tua frase con queste parole:

Quello che hai detto è…

In questo modo ottieni due risultati: innanzitutto, evidenzi non solo di aver capito il pensiero dell’altro, ma anche di preoccuparti in qualche misura della veridicità della tua percezione; inoltre, stai implicitamente chiedendo di rilevare, nel caso, eventuali difformità. In secondo luogo, queste cinque parole ti bastano per far capire che valorizzi il pensiero di chi ti sta di fronte, che ne tieni conto; sembra sciocco, ma siamo tutti più propensi a dare retta a qualcuno se ci sentiamo a nostra volta ascoltati.

Chiedi aiuto

Quando il tuo interlocutore dice qualcosa di completamente errato, non puoi certo sbottare dandogli dell’idiota o dell’incompetente perché, anche se tu avessi ragione, otterresti solo l’effetto indesiderato di indisporlo e dire addio a qualsiasi forma di collaborazione. La soluzione è tutta in queste tre parole:

Aiutami a capire…

Usando questa introduzione non solo eviti di essere scortese, ma mostri chiaramente la tua volontà di cooperare e, soprattutto, metti al bando ogni tua supponenza: anche quando le decisioni di altri ti sembrano assurde, possono esserci circostanze che le giustificano, solo che tu non le conosci.

Non imporre

Da bambine ci dicevano sempre che “l’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re” e le cose non sono cambiate ora che siamo cresciute; pretendere è il mezzo meno efficace per ottenere, in ogni situazione. Anziché iniziare con un imperativo “voglio che tu…”, scegli la via indiretta e dai all’interlocutore la possibilità (o almeno l’illusione) di prendere parte alla decisione sul da farsi, anche se da te indirizzato. Dopo aver esposto le circostanze, aggiungi quindi un

Saresti aperto alla possibilità di…

Chiarisci la richiesta

Può anche darsi che tu non sappia come chiedere qualcosa; formulare una richiesta chiara ed efficace è meno semplice di quello che pensi e in molti casi serve un po’ di pratica. È assolutamente inutile che ti arrabbi perché il tuo partner non ti ha accompagnata a fare shopping se, anziché chiederglielo, hai bofonchiato qualche parola includendo ad arte (così almeno credevi) parole come “scarpe” e “svendita” e hai lasciato per tutta la casa riviste di moda. Se vuoi qualcosa, chiedilo chiaramente ed inizia la frase con un semplicissimo

La mia richiesta è…

Non c’è niente di male ad essere diretta, se lo fai con garbo; avrai di certo maggiori probabilità di ottenere quello che vuoi.

Non sentirti infallibile

Le persone che si credono infallibili sono antipatiche, irritanti e ti tolgono la voglia di prodigarti per loro. Evita allora di mostrarti come quella che non sbaglia mai, che ha sempre la soluzione in mano mentre gli altri non capiscono nulla, soprattutto quando questo non corrisponde al vero perché non hai le informazioni necessarie. Non devi certo produrti in un “non lo so” che avrebbe l’effetto di farti sembrare debole e incerta, ma puoi dire:

Io penso che… Ma controllerò appena tornata a casa e ti farò subito avere una risposta definitiva.

Basta questo per renderti, agli occhi degli altri, insieme umile e autorevole e, quindi, degna della loro attenzione.